Si parte per il Casentino passando per Firenze e il Passo della Consuma. Si tratta della regione dell’alta valle dell’Arno, ricca di storia, dominata nel medioevo dall’ambiziosa famiglia dei Guidi, poi passata agli Aretini col vescovo Talenti e poi conquistata dai guelfi fiorentini in maniera definitiva nella famosa battaglia di Campaldino cui partecipò anche Dante. Si arriva a Pratovecchio, il borgo dove è nato il famoso pittore Paolo Uccello. Qui si visita il famoso Castello di Romena, citato anche da Dante nell’Inferno, per la sua posizione dominante sull’intera vallata. Si prosegue poi per la vicina Pieve di San Pietro a Romena, un capolavoro dell’arte romanica e simbolo della forte fede della popolazione locale, molto ben conservata. Ci si trasferisce a Stia a pochi chilometri, centro famoso nel passato per la sua produzione del panno casentinese, ai piedi del Monte Falterona alle sorgenti dell’Arno. Pranzo organizzato nel Monastero di Camaldoli, dove si visiteranno il famoso Eremo ed il Monastero, nel cuore dell’omonima foresta casentinese, fondata dal monaco eremita San Romualdo. Se ne vedranno i magici chiostri austeri, la farmacia con i suoi armadi intagliati e le sue ceramiche contenenti medicinali terapeutici dalle antiche ricette; e anche la Chiesa di San Donato ricca di opere del pittore Vasari. La giornata termina con la visita del Castello di Poppi, il quartier generale dei conti Guidi, e che ricorda nel suo aspetto Palazzo Vecchio di Firenze, e che vide il soggiorno di Dante nel 1310, amico del conte, che qui avrebbe composto un canto dell’Inferno. Sistemazione in hotel a Scarperia. Cena e pernottamento.