Michele Sanmicheli, si può definire architetto “a tutto tondo” si è infatti occupato di architettura civile, militare e religiosa.Nativo di Verona, dopo aver soggiornato a Roma per compiere la sua formazione studiando l'arte di Bramante, Raffaello, Sansovino e Sangallo, rientrò a Verona dove riceverà, nel corso della vita, numerose e prestigiose commissioni. Ingaggiato dalla Serenissima come architetto militare, disegnò numerose fortificazioni nella vasta repubblica veneziana, assicurandosi così una grande fama. Infatti, si possono trovare le sue opere a Venezia, Verona, Bergamo e Brescia, lavorò molto in Dalmazia, a Zara, Sebenico, Creta e Corfù. Grazie ai soggiorni in queste ultime località fu probabilmente l'unico architetto italiano del sedicesimo secolo ad aver avuto l'opportunità di vedere e studiare l'architettura greca, possibile fonte di ispirazione per l'uso di colonne doriche senza basi.
Instancabile lavoratore, oltre alle costruzioni di carattere militare, si occupò anche della progettazione di palazzi e architetture religiose di grande pregio.
Con questo itinerario si vanno a visitare alcuni dei suoi monumenti più significativi lasciati nella sua città, come Palazzo Honorii Guastaverza in Piazza Brà, forse il suo capolavoro civile; Palazzo Bevilacqua, purtroppo incompleto, residenza di una prestigiosa famiglia dell’epoca; Palazzo Canossa, opera giovanile dell’architetto, ma dove già si trovano le caratteristiche della sua poetica, come bugnato e classicismo; Porta Palio, capolavoro militare del genio scaligero e la Cappella Pellegrini in san Bernardino, voluta dalla contessa per la sepoltura propria e del figlio, dove prevale l’idea del tempietto circolare caro al maestro Bramante e ispirandosi al Pantheon romano.